Territorio

Liveri, Civitas Mariae

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La Storia

Liveri è un comune italiano di 1.694 abitanti della provincia di Napoli in Campania, distante circa 38 km dal capoluogo stesso. Situata ai piedi delle colline che delimitano ad ovest la valle di Lauro, la cittadina sorge immersa nel verde, al confine con la provincia di Avellino e al riparo del monte Sant’Angelo.

Le origini di Liveri sono incerte: alcune fonti ne collocano la fondazione al tempo in cui i romani combatterono contro i Cartaginesi. Questi ultimi, guidati da Annibale, durante l’assedio della ricca Nola, stanziarono gli accampamenti presso una distesa sita ai piedi del colle ove attualmente sorge il paesino, dotato di una spianata che per l’appunto è denominata “campo di Annibale”. Ambrogio Leone lega invece la nascita della città alle vicende degli abitanti di Castel Sant’Angelo: il piccolo centro trarrebbe dunque le sue origini da alcuni spostamenti del popolo nolano verso territori esterni alle mura per sfuggire dalle invasioni e razzie dei Visigoti guidati da Alarico. Il toponimo Liveri sembra infatti derivare dal latino Liber. Come possedimento del Casale di Nola, Liveri fece parte del Ducato di Benevento nel periodo longobardo. Successivamente, durante il periodo della Signoria di Sergio I, passò al Ducato di Napoli. In seguito fece parte dei possedimenti del conte Guido di Manforte e poi di quelli del conte Orsini. Nel 1654 il casale di Liveri fu acquistato dalla famiglia Barone che, in questo centro, stabilì la propria residenza.

 

Il “Borgo della Luce”

Notizie certe sulla storia del paese si hanno a partire dal XVI sec., quando nel 1514 si verificarono varie apparizioni della Madonna ad una pastorella del luogo di nome Autilia Scala. Da allora Liveri è divenuto un frequentato luogo di culto per il Santuario di Santa Maria a Parete, costruito nello stesso secolo, da sempre meta di numerosi pellegrinaggi tanto da essere richiamato da Giordano Bruno nel “Candelaio”. Un incendio di natura dolosa, la notte del 29 gennaio 1989, ha distrutto in parte il Santuario. Si conserva ancora intatto il tempietto della Madonna affrescato da Belisario Corenzio, mentre sono andate perdute importanti tele del 1500. La città mariana è da sempre definita il borgo della luce. Tale appellativo è riconducibile alle apparizioni mariane, alle caratteristiche territoriali del luogo ma anche all’antica lavorazione della cera che qui vive una continua e fervente evoluzione, dalle forme di artigianato già esistenti nella seconda metà dell’ottocento, alla più moderna arte. A Liveri le cererie operanti sono 14, la maggior parte delle quali ubicate nella zona PIP (Piano Insediamento Produttivo), e producono ceri artistici e liturgici e, inoltre, paraffine industriali.

 

I Luoghi

Liveri è ricca di luoghi di interesse culturale: la chiesa di San Giorgio Martire in San Giovanni Evangelista, costruita nel XVI sec. dopo che l’antica chiesa parrocchiale di S. Giorgio fu chiusa al culto, presenta una struttura a navata unica con un portale in piperno di preziosa fattura. Al suo interno si conserva un quadro dell’Immacolata Concezione attribuito ad Antonio Solario, detto “lo Zingaro” (XV-XVI sec.). Vi è inoltre la vecchia chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire, dimessa e semidistrutta, risalente al XII sec., con un  prezioso portale risalente al XV-XVI sec., sovrastato da una lunetta riportante un affresco di ignota opera ma di notevole fattura. Di grande interesse è anche il Palazzo Barone  la cui struttura primitiva risale al Medioevo, quando vi risiedevano i feudatari di Liveri. In seguito all’edificio originario è stata aggiunta una parte in stile neoclassico. Molto suggestivo è il Parco degli ulivi sito ai piedi del Santuario.

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Avviso

I nuovi recapiti telefonici del Comune di Liveri sono i seguenti:

Centralino: 0818255890 – Fax: 0818255467.